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L’intelligenza artificiale migliora la diagnosi del tumore alla prostata

I ricercatori di Google Health hanno scoperto che l’uso dell’intelligenza artificiale (AI) nell’analisi delle biopsie prostatiche può migliorare la qualità, l’efficienza e l’oggettività della diagnosi e della classificazione del tumore alla prostata.

In una biopsia prostatica, il tessuto viene rimosso e valutato da un medico patologo per cercare anomalie che possono essere collegate ad un tumore.

Il sistema di classificazione standard per questa procedura è il sistema di valutazione Gleason, che prevede la classificazione in 5 diversi gruppi che correlano con la potenziale aggressività della malattia.

Tuttavia, la procedura di valutazione e classificazione viene eseguita da medici diversi per ogni struttura ospedaliera: nonostante l’esperienza del medico, questa metodologia possiede il rischio dovuto alla variabilità individuale dell’operatore.

Recentemente sono stati sviluppati algoritmi di intelligenza artificiale per la classificazione delle biopsie prostatiche per combattere la variabilità di classificazione del tumore che esiste da ospedale a ospedale.

In questo studio, pubblicato sulla rivista Jama Network, la classificazione delle biopsie è stata condotta presso due laboratori medici negli Stati Uniti tra ottobre 2019 e gennaio 2020. Venti medici patologi sono stati divisi in due gruppi, uno con l’assistenza dell’intelligenza artificiale e uno senza, e hanno esaminato le biopsie prostatiche di 240 pazienti.

Alla fine dello studio è stato visto che i patologi supportati dall’intelligenza artificiale avevano diagnosticato più tumori rispetto all’altro gruppo, e lo avevano fatto più velocemente e con minore variabilità tra medico e medico.

Uno studio parallelo è stato effettuato dai ricercatori del Radboud university medical center, i quali hanno sviluppato un sistema di “deep learning” che è migliore della maggior parte dei patologi nel determinare l’aggressività del cancro alla prostata. Il sistema di intelligenza artificiale, che utilizza campioni di tessuto per arrivare alla diagnosi, ha imparato da solo a identificare il tumore alla prostata sulla base dei dati di oltre 1.200 pazienti. Il team di Radboud sta ora lavorando con i ricercatori del Karolinska Institute in Svezia e Kaggle, una filiale di Google, con l’intenzione di continuare a sviluppare questi metodi come parte di una grande competizione internazionale.

Il tumore alla prostata è un tipo di cancro che si verifica frequentemente, ma non sempre aggressivo: più uomini muoiono con un tumore alla prostata che a causa di un tumore alla prostata.

Tuttavia, il suo trattamento ha molte conseguenze sulla qualità della vita del paziente, quindi determinare accuratamente l’aggressività è un passo importante nella scelta di un terapia più personalizzata possibile.

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