
COS’E’ IL TEST ScreeNIB
E’ un test rapido che in una semplice goccia di urina misura la presenza di due molecole e nel giro di pochi minuti restituisce una probabilità (alta, bassa o nulla) di avere un tumore un tumore alla prostata per capire se sia necessario sottoporsi ad ulteriori esami più approfonditi.

Il tumore alla prostata è un problema di salute pubblica importante, ma ad oggi non esiste un esame di screening per individuarlo precocemente.
Il comune esame del PSA non è infatti un test di screening.
La prostata è una ghiandola con la funzione principale di produrre il liquido seminale contenente elementi fondamentali alla sopravvivenza, alla motilità e alla qualità degli spermatozoi.
E’ stato visto che situazioni patologiche, come infiammazioni croniche o tumori, determinano alterazioni delle caratteristiche fisico-chimiche della parte liquida dell’eiaculato influenzando la fertilità.
Quando una cellula del nostro corpo si trasforma in una cellula tumorale va incontro a profondi cambiamenti sia strutturali sia funzionali.
Dato che la maggioranza dei tumori alla prostata sono classificati come adenocarcinomi, ovvero tumori che coinvolgono la parte ghiandolare, è possibile che la trasformazione neoplastica all’interno della prostata possa pregiudicare la funzione secretoria della prostata.
Se la composizione del liquido prostatico fosse alterata dalla presenza di un tumore, dalla sua analisi sarebbe possibile stabilire se all’interno della prostata si stia sviluppando questa patologia.
Dato che il tratto urinario è in stretto contatto con la prostata, le molecole prodotte da quest’organo possono essere estratte tramite un semplice massaggio prostatico, riversate nell’urina e facilmente raccolte per un’analisi.
In questo modo le molecole presenti nelle urine potrebbero rappresentare degli indicatori (o meglio biomarcatori) per la diagnosi precoce e quindi essere potenzialmente utilizzate come esame di screening per il tumore alla prostata.
LO STUDIO
Dall’analisi delle urine sono state individuate due molecole presenti in quantità diverse negli uomini con tumore alla prostata rispetto ai soggetti sani.
I risultati suggeriscono che la misurazione contemporanea di queste molecole potrebbe permettere di evitare al 50% degli uomini sani di dover eseguire una biopsia prostatica non necessaria e quindi evitare gli effetti collaterali come dolore, ansia, sanguinamento, infezioni, problemi di erezione.


DALLA TEORIA ALLA PRATICA
I risultati ottenuti all’interno dello studio attualmente in corso presso il reparto di Urologia dell’Ospedale San Luigi di Orbassano (Torino) indicano che quando il test è positivo la probabilità di avere un tumore alla prostata è del 75%.
Quando invece il risultato è negativo la probabilità di avere un tumore alla prostata è del 5%, ma è nulla per tumori di alto grado.
Il dispositivo è pensato per essere utilizzato direttamente dall’urologo in un ospedale, in un ambulatorio o in uno studio medico, senza la necessità di laboratori e strumentazione dedicata.

COSA DICE LA SCIENZA
- Detection of urinary prostate specific antigen by a lateral flow biosensor predicting repeat prostate biopsy outcome.
- Low Levels of Urinary PSA Better Identify Prostate Cancer Patients.
- Urinary Zinc Loss Identifies Prostate Cancer Patients.
- Urinary smart test for early detection of prostate cancer. AUA 2022 – Poster
