Fatigue e tumore alla prostata: che cos’è e come affrontarla?

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La fatigue è uno dei sintomi più comuni che i pazienti con tumore alla prostata si trova ad affrontare.

È una forma di stanchezza persistente che rende difficile svolgere anche semplici attività della vita quotidiana come vestirsi, fare la doccia, fare la spesa, uscire con gli amici o avere una vita sociale.

Sembra che il 75% degli uomini con tumore alla prostata avrà a che fare con questo tipo di stanchezza ad un certo punto della malattia o del suo trattamento. 

La fatigue correlata al tumore alla prostata ha un impatto fisico sul paziente che la sperimenta, ma può avere anche dei riflessi importanti sul piano mentale ed emotivo.

Tristezza, ansia e depressione, senso di maggiore dipendenza dagli altri potrebbe rivelarsi frustrante, così come le difficoltà lavorative o sessuali.

La fatigue può essere, quindi, un sintomo importante da non sottovalutare ed è talvolta uno degli aspetti più difficili da gestire, soprattutto se si è abituati ad uno stile di vita attivo. 

Dato il suo impatto sul lato emotivo, la fatigue può influire sulla propria capacità di comunicazione con il proprio medico, nel comprendere nuove informazioni sulla propria malattia o perfino nel prendere decisioni riguardo al proprio trattamento.

Durante il percorso diagnostico-terapeutico è importante concedersi il giusto tempo per assicurarsi di avere compreso e metabolizzato tutte le informazioni necessarie prima di prendere qualsiasi decisione importante, come la scelta di un trattamento, ma è altrettanto fondamentale avere le energie e la lucidità per farlo.

Da cosa dipende la fatigue nel tumore alla prostata?

Le cause per le quali gli uomini con tumore alla prostata possono provare questa sensazione di affaticamento non sono chiare. 

È probabile che a determinare la fatigue concorrano diversi motivi, tra cui la presenza del tumore stesso che comporta dei cambiamenti al corpo come un maggiore consumo di energia.

Lo stato di preoccupazione ansia costante in seguito ad una diagnosi di cancro o alle cure, è di per sé causa di stress, che provoca di conseguenza un maggiore affaticamento.

Anche le terapie per il cancro alla prostata hanno un peso: alcune possono, infatti, causare

affaticamento. 

Come affrontare la fatigue?

Dato che non è facile determinare le cause della fatigue, è altrettanto difficile determinare un trattamento valido per ogni situazione.

E’ possibile comunque agire direttamente con dei piccoli accorgimenti nella propria quotidianità.

Il riposo può essere d’aiuto, ma senza esagerare: stare troppo fermi può avere l’effetto contrario.

Fare attività fisica, anche moderata come una semplice camminata, contribuisce sostanzialmente ad aumentare i propri livelli di energia.

Anche l’alimentazione ha un ruolo importante: bere liquidi a sufficienza, evitare bevande gasate e bibite zuccherate e moderare il consumo di alcol.

Quando i sintomi della fatigue hanno un impatto significativo sul proprio stato di benessere, è importante parlarne con il proprio oncologo o con il proprio medico di base.

referenze:

https://www.mdpi.com/2072-6643/9/9/1003

https://onlinelibrary.wiley.com/doi/10.1002/pros.23502

https://www.cancer.gov/about-cancer/treatment/side-effects/fatigue/fatigue-pdq

https://www.mayoclinic.org/diseases-conditions/cancer/in-depth/cancer-fatigue/art-20047709

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