Fumare influisce sulle terapie per il tumore alla prostata

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Sappiamo ormai tutti che fumare è una pessima abitudine, per la nostra salute a 360 gradi, ma è bene ricordarsi che, se si ha un tumore alla prostata, quella del fumo è un’abitudine che fa male a diversi livelli.

In seguito ad una diagnosi di tumore della prostata spesso ci si concentra tanto sul combattere la malattia da perdere di vista i fattori di contorno che potrebbero cambiare la vita dei pazienti, compresa la risposta alle terapie alle quali sono stati sottoposti.

Gli studi che hanno valutato l’associazione del fumo di sigaretta con l’incidenza e l’aggressività del tumore alla prostata hanno dato risultati controversi.

Una recente ricerca pubblicata sulla rivista JAMA Oncology ha esaminato e analizzato sistematicamente l’associazione tra l’abitudine al fumo di sigaretta e il verificarsi di recidiva, metastasi e mortalità  tra i pazienti con tumore prostatico localizzato sottoposti a prostatectomia radicale primaria o a radioterapia.

FUMARE DURANTE LE TERAPIE: COSA DICE LA RICERCA

La revisione sistematica e meta-analisi ha incluso 11 studi, osservazionali e non randomizzati, per un totale di 22.549 pazienti, che presentavano carcinoma prostatico, sottoposti a prostatectomia radicale primaria o radioterapia. Complessivamente, ben 4202 pazienti (18,6%) erano fumatori.

Dall’analisi è emerso che sia i fumatori al tempo della terapia, sia gli ex-fumatori avevano un rischio statisticamente più alto di sviluppare una recidiva biochimica rispetto a chi non aveva mai fumato.

Inoltre i fumatori, ma non gli ex-fumatori, erano anche a più alto rischio di metastasi e mortalità dovuta al tumore prostatico.

I dati parlano chiaro: coloro che fumavano nel momento in cui sono stati sottoposti alle terapie per il carcinoma prostatico localizzato avevano un rischio significativamente maggiore di recidiva, metastasi e mortalità specifica per cancro.

Si tratta di risultati importanti che dovrebbero incoraggiare gli oncologi, gli urologi e i radiologi a consigliare ai pazienti di smettere di fumare, dato il rischio di esiti significativamente peggiori associati al fumo.

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