Avere la pressione sanguigna alta, il diabete o malattie cardiovascolari è oggi una situazione molto comune nella popolazione italiana e dei paesi industrializzati.

Queste patologie sono più comuni nelle persone anziane e sembrano in gran parte associate ai casi più gravi di COVID-19.

Tuttavia l’80% dei casi di infezioni da coronavirus sono lievi e sembrerebbe che questo nuovo virus possa mettere in pericolo persone anche non anziane o malate.

Chi sono gli individui più a rischio?

Persone sopra i 65 anni, individui con patologie polmonari come l’asma, donne in stato di gravidanza, soggetti affetti da HIV.

Ci sono rischi per persone affette da tumore alla prostata?

Gli effetti dell’infezione da coronavirus potrebbero essere più gravi per alcune persone con tumore alla prostata.

Questi includono:

  • uomini sottoposti a chemioterapia o che hanno ricevuto una chemioterapia negli ultimi tre mesi
  • uomini che hanno ricevuto farmaci per studi clinici che regolano il sistema immunitario, come olaparib (Lynparza®) o pembrolizumab (Keytruda®).

Se stai ricevendo, o hai recentemente avuto, uno di questi trattamenti, è molto importante seguire la consulenza di esperti sul distanziamento sociale. Ciò significa evitare il più possibile il contatto con altre persone, compresi amici e familiari, per ridurre il rischio di contrarre coronavirus.

È molto probabile che il medico o l’infermiere limitino la quantità di tempo che è necessario trascorrere in ospedale o in ambulatorio medico. Ad esempio, probabilmente avrai appuntamenti telefonici, ove possibile, invece di visitare l’ospedale o avere un consulto diretto. Potrebbe anche essere possibile fare esami del sangue a casa. Parla con il tuo medico o l’infermiere se sei preoccupato per i tuoi appuntamenti.

Se i consigli per le persone che hanno un trattamento del cancro cambiano in qualsiasi momento, gli operatori sanitari e le organizzazioni benefiche prenderanno provvedimenti per assicurarsi che i pazienti abbiano le informazioni più recenti.